https://www.amantea3.it/2011/testi/02-15%20pdl%20amantea/02-15-pdl-amantea-racc-diff.htm

27.02.2011 16:17

La raccolta differenziata ha innanzitutto una chiara valenza ambientale, perché le risorse non sono infinite – e neanche lo spazio dove stoccare i rifiuti, per cui alla collettività conviene, per non consumare l’ambiente, differenziare lo smaltimento dei rifiuti per riutilizzare materie prime che sono risorse non infinite: in sostanza è una valenza di salvaguardia del mondo in cui viviamo.

I dati ci dicono che di anno in anno la produzione pro capite di rifiuti aumenta: nel 2003 ogni cittadino italiano ha prodotto mediamente 553 kg di rifiuti, nel 2004 573 kg: un trend in salita.

Oltre alla costante maggiore produzione di rifiuti aumentano i costi dello smaltimento (cassonetti, mezzi per la raccolta, personale, conferimento in discarica con relativi costi di smaltimento di anno in anno crescenti). I costi del conferimento in discarica aumentano anche perché la normativa nazionale ed europea impongono ai gestori delle discariche accorgimenti sempre più restrittivi che da un lato salvaguardano la nostra salute dai pericoli di inquinamento, dall’altro rappresentano costi aggiuntivi che gravano sugli utenti. Tali costi compongono la tariffa dei rifiuti. E’ evidente che abbassando la quota di rifiuti indifferenziati che finiscono in discarica e aumentando quella della raccolta differenziata, si possono contenere i costi.                                                                                                               

Va peraltro ricordato che comportamenti virtuosi nel loro complesso contribuiscono a contenere il prezzo della pulizia: altri costi che confluiscono nella tariffa dei rifiuti sono lo spazzamento delle strade, quindi più vengono sporcate strade e marciapiedi più aumentano i costi per pulirle; oppure più si propagano comportamenti scorretti come l’abbandono di rifiuti ingombranti (lavatrici, carcasse d’auto, frigoriferi) lungo le strade o vicino ai cassonetti, più aumentano i costi.

Ad esempio per smaltire il rifiuto indifferenziato (quello del cassonetto grigio) occorre portarlo in discarica e pagare il costo di stoccaggio e smaltimento. Se si attua la raccolta differenziata, del cartone, lo si può portare ad aziende che lo acquistano – non è un guadagno strepitoso, ma è comunque l’abbattimento di un costo e una piccola entrata: adottando questi accorgimenti su larga scala si possono riuscire a contenere i costi della gestione dei rifiuti e di conseguenza a contenere la tariffa che si e’ chiamati a pagare annualmente. Statisticamente 1200 kg di rifiuti corrispondono mediamente alla produzione annua di una famiglia di tre persone. Conferire in modo indifferenziato 1200 kg in discarica costa in media in Italia oltre 184 euro. Se si applica la quota di raccolta differenziata del 25% ad esempio, il costo scende a poco più di 155 euro.

E’ opportuno allora che ogni cittadino non sottovaluti il fatto che I Rifiuti Solidi Urbani (RSU) raccolti in maniera differenziata (carta, cartone, vetro, plastica, “organico”, pile, farmaci scaduti) o attraverso le Stazioni Ecologiche Attrezzate (rifiuti ingombranti, ferro, legno, materiale inerte come il pietriccio ecc.) possono essere avviati al recupero e che allo stesso tempo vanno ad abbassare le cifre della TARSU.                                                                                                                                                                                                     

Le discariche sono dei grandi buchi per terra che rapidamente diventano piccole colline di rifiuti, che è sempre più difficile collocare nel nostro territorio.

Una discarica costa; se non si vuole inquinare tutto l’ambiente circostante al luogo dove noi viviamo bisogna utilizzare tecniche e precauzioni. Pensate che una discarica continua a costare anche quando viene chiusa perché ormai riempita al massimo delle sue capacità: si chiamano “costi post mortem” e sono dovuti agli indispensabili lavori di manutenzione che durano per anni dopo la sua chiusura. In conclusione bisogna ricordare che la Raccolta Differenziata è un obbligo di legge che ha lo scopo di tutelare l’ambiente (riducendo la quantità di rifiuti da smaltire in discarica);recuperare risorse; ridurre o, almeno, non aumentare la Tassa sui Rifiuti Solidi Urbani (TARSU); che il costo totale del Servizio di Nettezza Urbana (mezzi, personale, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti) é pagato interamente dai cittadini attraverso la TARSU.

E’ evidente che più aumenta la raccolta differenziata più si riduce la quantità di rifiuti da smaltire in discarica e, di conseguenza, anche la TASSA che ognuno di Noi deve pagare.

Pertanto, fare una buona raccolta differenziata conviene a tutti.

Biagio Miraglia